miele

Un dolce alleato per l’inverno: il miele

Il miele è un alimento naturale ed antichissimo: le prime tracce di arnie costruite dall’uomo risalgono al sesto millennio AC circa. Attraverso le diverse civiltà, Egizi, Sumeri, Babilonesi, le civiltà orientali (nella medicina ayurvedica) Greci (potrei continuare per molte righe ancora…)  il miele – e i suoi derivati pappa reale e propoli –  ha tramandato anche i suoi poteri terapeutici: digestivo, emolliente, antiacido, purificante, vermifugo, antitossico, cicatrizzante, antibiotico, ricostituente, antianemico; proprietà che variano secondo la tipologia di miele.

Ne due tipi fondamentali: classico ossia dal nettare dei fiori e  di “melata”, dalle secrezioni zuccherine delle piante in seguito all’azione di alcuni insetti. In funzione della sorgente zuccherina, varia anche la percentuale del miele in zuccheri: glucosio e fruttosio, che sono i suoi principali costituenti.

La lavorazione del miele può avvenire anche con materiali piuttosto rudimentali, si effettuano la disopercolatura (apertura delle cellette), l’estrazione (tramite centrifuga) e la filtrazione, dopodiché si lascia “maturare” cioè evaporare parte dell’umidità per migliorarne la conservabilità.

A parte l’acqua e gli zuccheri (fruttosio e glucosio), principali costituenti, il miele contiene oligoelementi (principalmente potassio), vitamine, acidi organici (che gli conferiscono un pH piuttosto acido, circa 4,5) ed una piccola quota di amminoacidi ed enzimi.

I vari tipi di miele presentano evidenti differenze conseguenti alla diversa origine botanica: monoflora (o uniflorale) quando proviene principalmente da un’unica origine botanica (95% alle analisi di laboratorio), “millefiori” quelli che non rientrano in questa casistica, le cui caratteristiche variano di anno in anno secondo la fioritura e le combinazioni di piante.

Naturalmente è presente una legislazione (Comunitaria e Nazionale) in merito ai requisiti organolettici e di sicurezza alimentare sul miele…ma per noi, che siamo “semplici” consumatori, è più interessante curiosare sulle sue proprietà! (oh beh…la mia famiglia è da pochissimo anche un produttore diretto di miele, UN’ALTRA STORIA rispetto a quello industriale!)

Nota da tempo  è l’azione antibatterica sia del miele, dovuta alla sua elevata concentrazione zuccherina e al pH acido, sia grazie all’azione dell’enzima glucosio-ossidasi che si attiva in soluzione trasformando il glucosio in acido gluconico e acqua ossigenata.

Il fruttosio, secondo la tradizione, è dotato di proprietà emollienti, addolcenti che possono essere utili a livello del cavo boccale, della gola, dello stomaco e dell’intestino; ha un’attività blandamente lassativa, è indispensabile per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive derivate dal metabolismo o ingerite dall’esterno, che si accumulano nel fegato.

Il grande vantaggio del miele è di poter apportare all’organismo calorie prontamente disponibili (fornisce 320 calorie/100 g.) senza richiedere processi digestivi e senza apportare, nel contempo, sostanze indigeribili o dannose. Ovviamente NON è un alimento ipocalorico, purtuttavia, se consumato in sostituzione dello zucchero, ha un minore indice glicemico con un maggior potere dolcificante, con tutto il vantaggio di essere una sostanza naturale e non raffinata.

Il miele è particolarmente indicato nell’alimentazione degli sportivi, negli studenti, nelle persone debilitate o inappetenti. Nei mesi freddi, utilizzare un cucchiaino di miele aiuta a proteggerci dall’odioso raffreddore, crea un film protettivo sulle mucose della laringe alleviando le irritazioni e la raucedine e, se applicato sulle afte, facilita la rimarginazione.

Occhio però! Ricordiamoci che contiene zuccheri, pertanto non si tratta di un alimento ipocalorico né ipoglicemico…come in ogni cosa, la moderazione è la giusta misura.

Un piccolo sfizio per le fredde serate invernali: bicchierino di latte, un cucchiaino di miele e un cucchiaino di brandy: scalda il corpo e l’anima!

Messaggio “promo”: il miele artigianale mantiene intatte tutte le sue proprietà ed ha un gusto più naturale e intenso.

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