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Prezzi alti? Col Cavolo!

Non so se anche voi avete notato che, ultimamente, i prezzi di verdura e frutta, che andiate al mercato rionale o all’ipermarket, somigliano più ad una vetrina di Tiffany & Co. che ad una frutteria… così, alla ricerca di un salvavita (e di un salvaportafogli!!) in grado di soddisfare il desiderio spasmodico di titaniche porzioni di verdura nei piatti di casa mia, ho trovato che in questa stagione particolarmente difficoltosa dal punto di vista climatico, c’è un tesoro prezioso che mantiene un prezzo decisamente basso: il cavolo cappuccio. Sto parlando proprio di quell’ortaggio dalla simpatica forma a pallone, bianco o viola, con le foglie talmente fitte da poter essere sfogliato come se le foglie esterne fossero una “buccia” e poi affettato così com’è.

Oltre ad avere un sapore eccellente, sia da crudo (si può sgranocchiare anche crudo, lo sapevate?) sia da cotto, il cavolo cappuccio ha tantissime proprietà e virtù utili alla depurazione. Inoltre è un alleato funzionale in una dieta ipocalorica, vediamo perché.

Innanzi tutto il cavolo fa parte delle verdure “non amidacee” ossia, nella sua composizione, risulta per lo più contenere un’ampia quota di fibra non digeribile (quasi il 50%), un’ottima quota proteica e una bassa quota di carboidrati complessi, data, appunto, la quasi assenza di amidi. L’alto contenuto in fibra, inoltre, contribuisce a conferire un senso di sazietà protratto e, quindi, a mangiare meno.

Pensiamo che, oltre a tutto questo, assumendo il cavolo possiamo letteralmente “fare il pieno” di antiossidanti, vitamine, soprattutto C e A, Calcio e Ferro. Ha proprietà antinfiammatorie naturali, protettive del sistema cardiovascolare grazie al sulforafano (che fa parte degli isotiocianati) e contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa. Una pepita d’oro puro per la salute, per il portafogli e per il gusto. Provate ad assaporarlo in una simpatica versione cotta (poco) con olio extravergine, acqua, un pizzico di sale, cipolla rossa e uva passa, per guarnire infine con pezzetti di castagna tostata; io l’ho servito in tavola a Natale e…col cavolo che ne è rimasto!